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LA LEGGENDA DE LA BAGA - MONTEFORTE D'ALPONE

La chiesa di sant’Antonio ha origini antiche: venne costruita alla fine del 1200 sulle rovine di un antico castello e aveva funzioni di oratorio oltre che religiose. Più volte rimaneggiata nei secoli
successivi, questa antica Chiesetta è il teatro della leggenda montefortiana de La Baga; da fonti storiche apprendiamo che nei pressi di Sant’Antonio viveva all’inizio del XVI secolo una donna di
mezza età. Considerata metà strega e metà perpetua essa aveva il potere di divinare i sogni e le tempeste.
Gli abitanti la chiamavano La Baga, nome dialettale che possiede un’assonanza con il termine Maga. Erano infatti convinti che la sua capacità di leggere il futuro avesse un’origine magica,
motivo che rendeva la gente un po’ affascinata ma anche molto spaventata quando la incontrava per la strada. Molti montefortiani si rivolgevano alla Baga: dal vecchio tegnòso (avaro) per sapere come sarebbero andati i propri raccolti dal medico vedovo che chiedeva di parlare con la defunta moglie.
Una delle sua più importanti funzioni per il paese era che la donna aveva il potere di prevedere l’arrivo delle terribili tempeste, ai tempi in cui il lavoro dei campi era quasi unico sostentamento
economico e produttivo. Quando la Baga avvertiva i terribili segnali della sciagura climatica saliva di corsa alla chiesa di Sant’Antonio e suonava la campana al suo interno per avvisare gli abitanti di  mettersi al riparo.
Accadde però che in una notte funesta una terribile tempesta si abbattè sopra il cielo di Monteforte. Vi fu una grande paura e confusione ma soprattutto la Baga scomparve. Nonostante le ricerche da parte dei montefortiani non si trovò di lei alcuna traccia. Ebbe così origine la leggenda che la Baga fosse stata portata via dagli spiriti, o meglio, che questi vennero a riprendersela come legittima appartenente al mondo del sovrannaturale.
L’allestimento teatrale vedrà in scena una torotola, antica figura di narratore delle campagne, e alcuni attori amatoriali.
Il testo è scritto a quattro mani da Elena Dal Ceré e Mauro Benati “Ghandi” su ispirazione della leggenda riportata da Don Lorenzo Dall’Agnola nel volume Monteforte d’Alpone (Tipografia Padri
Stimatini, 1959).

PROGRAMMA EVENTO

Ore 14:30 ritrovo di fronte alla chiesa parrocchiale (Piazza Silvio Venturi)

Registrazione dei partecipanti, breve spiegazione e partenza per la chiesetta di Sant’Antonio. Rientro previsto attorno le 16.00 e rinfresco nei pressi del Palazzo Vescovile.

In caso di maltempo l’evento sarà rinviato a domenica 14 novembre 2021

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Ingresso gratuito

Info e prenotazioni: battipalco@gmail.com o whatsapp al numero 3402580180

In ottemperanza disposizioni di sicurezza anti-covid chiediamo cortesemente la prenotazione, il giorno dell’evento il rispetto del distanziamento sociale e l’utilizzo di mascherina.

 

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